Non siete stati ancora sconfitti. Un estratto dalla raccolta di scritti di Alaa Abd el-Fattah

Pubblicato il 22/10/2021

Intervento scritto per la conferenza RightsCon nel 2017, dal carcere di massima sicurezza di Tora. Alaa è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006, quando fu arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana, ha trascorso gli ultimi sei anni dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere.

"Non siete stati ancora sconfitti" è la sua prima raccolta di scritti pubblicata in italiano dalla casa editrie hopefulmonster nella traduzione di Monica Ruocco, in contemporanea con l'edizione inglese. L'autore si trova tuttora in un carcere di massima sicurezza e il libro è stato pubblicato solo grazie allo sforzo di un collettivo internazionale di attivisti.


Non siete stati anora sconfitti


(...) Si, è vero, riguardo la semplice questione su come mandare definitivamente in pensione l'hastag #FreeAlaa avete poco o nessun margine di azione, ma potete fare molto sulla questione di Internet inteso come spazio in cui ci incontriamo per divertirci, discutere, agire e difendere i diritti e le libertà universali.

A differenza di me, non siete stati ancora sconfitti.

Non ho molto da dire, né consigli da dare. Dopotutto sono fuori dal mondo e mi sento leggermente datato. Il meglio che posso fare è ripetere i temi che toccavo quando, in passato - l'ultima volta è stato nel 2011 credo -, partecipavo a conferenze come queste:

Migliorate la vostra democrazia: Questa è sempre stata la mia risposta alla domanda "come possiamo contribuire?". Credo sia ancora l'unica risposta possibile. Non si tratta soltanto di dove vivete, lavorate, votate, pagate le tasse e come organizzate il luogo in cui avete più influenza. Se i diritti umani fanno un passo indietro in un contesto dove la democrazia ha radici profonde, ciò sarà sicuramente usato come pretesto da società in cui i diritti sono più fragili, e che si sentiranno in diritto di compiere violazioni ancora peggiori. Confido che gli eventi recenti abbiano mostrato che c'è ancora molto da migliorare. Non vedo l'ora di prendere spunto da come affronterete la cosa.

Non fate il gioco delle nazioni: Perdiamo molto quando permettete che il vostro operato venga utilizzato come strumento di politica estera, non importa quanto buona sia la vostra attuale coalizione di governo. Rischiamo molto quando la difesa dei diritti umani diventa un'arma in una guerra fredda (proprio come le rivoluzioni arabe sono state perse quando i rivoluzionari si sono trasformati in reclute inconsapevoli e involontarie nelle guerre per procura tra le potenze regionali). Ci rivolgiamo a voi non perché siamo alla ricerca di potenti alleati, ma perché affrontiamo gli stessi probemi globali, condividiamo valori universali e crediamo fermamente nel potere della solidarietà.

Difendete la complessità e la diversità: Nessun cambiamento che riguardi la struttura o l'organizzazione di Internet può rendere la mia vita più sicura. Le mie affermazioni online vengono spesso usate contro di me nei tribunali e nelle campagne diffamatorie, ma non è questo il motivo per cui vengo perseguitato. Vengo perseguitato per la mia attività offline. Il mio defunto padre ha scontato una pena simile per il suo attivismo prima che esistesse una rete. Ciò che internet ha veramente cambiato non è il dissenso politico, ma il dissenso sociale. Dobbiamo proteggere Internet in quanto spazio sicuro dove le persone possono sperimentare generi e identità sessuali, capire cosa vuol dire essere gay, madre single, ateo o cristiano in Medio Oriente. Ma anche cosa vuol dire essere nero e arrabbiato negli Stati Uniti, essere musulmano e ostracizzato in Europa, oppure essere un minatore di carbone in un mondo che deve ridurre i gas serra. Internet è l'unico spazio in cui si possono incontrare tutti i diversi modi di essere palestinese. Se esprimo la mia condizione di precarietà attraverso una violenza simbolica, mi darete ascolto? Mi proteggerete sia dalle accuse dell-establishment sia dallo sfruttamento da parte di frange estremiste ben finanziate?

Rivendicate il vostro diritto di essere creatori, non consumatori: Amiamo la tecnologia perché ci permette di essere gli attori protagonisti del nostro spettacolo, i narratori della nostra narrazione e i filosofi del nostro pensiero. Non siate una quota di mercato per gli inserzionisti o un campione per sondaggisti. Continuate così, per favore. Continuate così.

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